Spartito GREENSLEEVES - Anonimo XVII secolo

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Famosissima melodia folk di tradizione inglese, trascritta e armonizzata per Salterio da Massimo Encidi e Stefano Di Pea.

La leggenda narra che a comporre il brano fosse
Enrico VIII d'Inghilterra (1491-1547) per la sua futura consorte Anna Bolena. Pare infatti che quest'ultima avesse una malformazione ad una mano e ciò la costringesse a coprirla con delle lunghe maniche (di qui potrebbe derivare il titolo Greensleeves, "maniche verdi"; ma potrebbe anche essere una modifica di un precedente Greenleaves, cioè "foglie verdi"). In realtà è più probabile che l'anonimo autore, forse un amante tradito da una donna di facili costumi, abbia scritto questa canzone verso la fine del XVI secolo. La canzone circolò (come tutti i canti di tradizione popolare) per molto tempo sotto forma di manoscritto e oralmente. La prima versione registrata ufficialmente risale al 1580, con il titolo di "A New Northern Ditty of the Lady Greene Sleeves", ma oggi non esiste nessuna copia di questo documento. Se ne trova traccia in A Handful of Pleasant Delights (1584) come "A New Courtly Sonnet of the Lady Green Sleeves. To the new tune of Green sleeves". Questo sembra dunque suggerire che il brano fosse antecedente. Ne "Le allegre comari di Windsor" di Shakespeare (1602) un personaggio (la Signora Ford) cita ben due volte il brano "Green Sleeves".

Livello: intermedio

Per salterio 6/7 (tedesca) - 9/7 - 12/7 - 12/8 
Per cetra 6/4 - 9/4 - 12/4 (con adattamenti)

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